Tempi diversi

Gaia Amadori

Per quanto tempo è per sempre?” – chiede Alice. “A volte. solo un secondo.·- risponde il Bianconiglio. Che cos’è quella cosa che noi uomini chiamiamo tempo? Fe­nomeno fisico o concetto filosofico, sicuramente mai asso­ luto perché variabile in base alla misurazione che si sceglie di fare. Ipotetica dimensione nella quale si concepirebbe e si misurerebbe il trascorrere degli eventi o condizione appa­rente che non esiste nella realtà fondamentale. lndominabile e incomprensibile,  manifestazione  dell’essenza divina o es­ senza della vita umana. Da queste considerazioni parte la mia riflessionesul tempo. Come scrive Carlo Rovelli nel suo libro”l’ordine del tempo” la fisica non descrive “come evolvono le cose nel tempo  bensì come evolvono le cose nei loro tempi e come evolvono i tempi l’uno rispetto all’altro.” Il mondo si configura allora come una rete di eventi [più o meno lunghi], come relazione tra accadi­menti. Ogni fenomeno  che accade ha “il suo proprio tempo·. “il suo proprio ritmo”; non vi è un tempo unitario universale: c’è un tempo per la candela, un tempo per la fiammella, un tempo per la luce che entra dalla finestra, un tempo per il porta candela: in ogni oggetto o fenomeno. il tempo ha un ritmo diverso, un diverso andare. Questo progetto vorrebbe mostrare la parzialità dell’idea di tempo: esso vale solo nella misura in cui si prende in considerazione un punto di vista da cui tutto  deriva. Ogni oggetto, ogni fenomeno ne ha uno, anche se molto spesso non riusciamo a coglierlo.

Bio
Nata nel 1985, vive a Firenze. E’ fotografa presso Luisaviaroma. Nel 2010 si laurea in Lettere presso l’Università di Firenze. Nel 2013 consegue una seconda Laurea in Fotografia presso la Libera Accademia di Belle Arti di Firenze (L.A.B.A.). Tra il 2009 e il 2011 svolge attività di giornalista, videomaker e assistente presso uno studio fotografico. Nel 2012 espone in diverse mostre collettive: Freedom in Contemporary Art; Arezzo&Fotografia “Love”; Cities and People (S.Petersburg); 3^ Biennale Giovani Fotografi Italiani (CIFA Bibbiena). Nel 2013 partecipa al 5° Concorso “Padre Galileo Babbini” (Firenze).

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