Superfici di Tensione

Urban Reef

“Superfici di Tensione” esplora le geometrie invisibili create da sottili membrane di sapone tese su strutture di fil di ferro: forme effimere che rivelano leggi fisiche di equilibrio e ottimizzazione. Queste superfici minime, generate da acqua e sapone, non sono mai statiche: si trasformano, vibrano e obbediscono a forze invisibili che minimizzano l’energia, dando origine a strutture spontanee, auto simili e vicine ai frattali, figure che ripetono la stessa logica a scale diverse. Osservare una bolla significa intuire un principio universale: racchiudere spazio con il minimo materiale. Il progetto assume così un valore metaforico: le relazioni umane, anch’esse regolate da tensioni sottili e invisibili. Ogni pellicola diventa una mappa fragile, un paesaggio emotivo in cui le forze che uniscono e separano prendono forma. Fotografarle significa cogliere l’istante in cui tensione e bellezza coincidono, trasformando forze invisibili in architetture provvisorie.

Bio
Urban Reef è uno spazio di saggi, riflessioni e field notes: frammenti che accompagnano e ampliano i progetti visivi ospitati sulla piattaforma. Ogni progetto è un reef testuale: poroso, frammentario, in crescita in relazione al gesto fotografico. L’azione si muove ai margini di architettura, memoria e affettività, non per spiegare l’immagine ma per moltiplicarne l’eco e generare nuove possibilità di sguardo e di pensiero.

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