Confini Liquidi

Claudio Fornaciari

L’architettura moderna ha adottato con entusiasmo il vetro come elemento distintivo, introducendo nuove prospettive nell’interazione tra spazio interno ed esterno.
L’architettura contemporanea spinge oltre il concetto di trasparenza, arrivando a smaterializzare porzioni significative dell’involucro edilizio. Il risultato è una leggerezza visiva che ridisegna il rapporto tra l’ambiente costruito e quello circostante.
Il confine tra dentro e fuori si fa sottile, quasi evanescente, mentre la percezione dei limiti spaziali è messa in discussione da trasparenze e riflessi che si sovrappongono e confondono, generando immagini indefinite e ambigue.
La serie di immagini presentata vuole mettere in luce proprio questa ambivalenza del vetro: da un lato capace di garantire la massima trasparenza, dall’altro di trasformarsi, attraverso riflessi e giochi di luce, in una membrana mutevole che rende il limite tra interno ed esterno sfumato e liquido.

Bio
Claudio Fornaciari, 66 anni, modenese: architetto per formazione, fotografo per passione, viaggiatore per attitudine (in ordine alfabetico). Gli oltre 50 anni di fotografia si suddividono in due periodi: analogica dalla metà degli anni ’70; digitale dai primi anni 2000. Tra i generi preferiti (e più̀ frequentati): architettura, minimalismo, paesaggio (naturale e urbano).

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