Lavoro e gioco

Giovanna Catalano

Ero in viaggio per lavoro a Matera e mi trovai a leggere proprio in quei giorni un articolo su Marcuse che mi fu da spunto di riflessione sulla situazione lavorativa oggi in Italia. Ecco un estratto dell’articolo: come il lavoro si trasforma in gioco? La differenza sta nello scopo: il lavoro è finalizzato a qualcosa, la produzione; il gioco a se stesso. Il gioco sottostà in pieno al principio del piacere e gli impulsi che lo determinano sono pregenitali. Invece il lavoro serve per motivi che sono fuori dello stesso, cioè fini di autoconservazione nel mondo della necessità. È lo scopo, non il contenuto che determina se qualcosa è gioco o lavoro. Una trasformazione strutturale degli istinti come quella da fase pregenitale a genitale, cioè dallo stato di natura a quello di civiltà del principio di realtà, porta un cambiamento di scopo. Dal piacere all’autoconservazione, quindi un cambiamento del valore istintivo dell’attività umana, indipendentemente dal suo contenuto, e si passa dal gioco al lavoro. Il passaggio dalla civiltà della prestazione a quella matura comporta regressione istintiva con l’auto sublimazione, quindi c’è ancora un cambiamento di scopo: se il lavoro fosse accompagnato da una riattivazione dell’erotismo polimorfo pregenitale, cambierebbe il suo scopo senza perdere il suo contenuto di lavoro. Per capire se lavoro o gioco, bisogna individuare lo scopo. Il progetto non è ancora finito intendo indagare il tema del lavoro servendomi degli elementi materici. Voglio suscitare desiderio curiosità e che le persone giocassero con le mie immagini.

Bio
Giovanna Catalano si forma come fotografa professionista tra Roma e Reggio Calabria con Lina Pallotta (International Center of Photography di New York), Filippo Romano, Massimo Mastrorillo, 3/3 Chiara Capodici e Fiorenza Pinna, Luigi Saggese (fotografo ufficiale di Miss Italia), Marco Olivotto (fra i massimi esperti italiani sulla correzione del colore), Antonio Manta (punto di riferimento italiano per la stampa Fine Art), Francesco Marzoli (Digital Imaging in Italia).
Nel 2015 arriva finalista a Portfolio Italia – Fiaf e nel 2011 è fotografa ufficiale del Paleariza, fra i più importanti festival di musica etnica del sud Italia.
Specializzata in fotografia di ricerca e rappresentazione narrativa del territorio e Socia Tau Visual, dal 2006 si occupa professionalmente di fotografia di cerimonia, new born, corporate e reportage aziendali. Insegna inoltre Photoshop alla scuola di fotografia “Il Cerchio dell’Immagine”.

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