Delle cose nascoste sin dalla fondazione del mondo

Valentina Zanzi

La serie nasce con l’intento di documentare la vita di una piccola comunità che una volta l’anno, per un paio di mesi, si crea per poi dissolversi con l’arrivo dell’autunno. Dietro agli abiti e alle abitudini dettati dal contesto vacanziero, la vita dei villeggianti recupera una dimensione di bisogni primari, allineati ai ritmi della natura; l’importanza della figura di un capo, la suddivisione dei ruoli, le pratiche che si ripetono nel tempo, il legame con la natura e con il luogo: tutti elementi che si riscontrano tanto nelle antiche comunità quanto in microcosmi contemporanei che nascono spontaneamente per opporsi al pericolo della dissoluzione sociale. Questa comunità conserva una sua memoria storica, si struttura appropriandosi degli spazi e si fonda su alcune forme rituali; il tutto sulle sponde di un piccolo lago italiano, dove per un breve lasso di tempo pettegolezzo e leggenda, gioco e vita comunitaria, religione e superstizioni si incontrano e si fondono progressivamente.

Bio 
Valentina Zanzi nasce a Varese il 16 gennaio 1985.
Dal 2010 lavora come fotografa freelance, video maker e illustratrice principalmente nell’ambito della cultura e dello spettacolo: collabora con associazioni culturali, compagnie di teatro, festival, progetti artistici collettivi e individuali e visual studios. Parallelamente svolge una ricerca personale incentrata principalmente sullo studio attorno alle fragilità umane, che parte dall’esplorazione di se stessa sviluppata attraverso la pratica dell’autoritratto; utilizzando sia la fotografia che il video per raccogliere immagini cerca una ricomposizione della realtà più intima e condivisibile, tentando di tradurre il timore della perdita, la nostalgia, la paura del vuoto e la ricerca dell’identità in un contemporaneo complesso nel quale l’umano corre sempre più spesso il rischio di scomparire.

Start typing and press Enter to search