Andarsene (Issne)

Rosella Centanni

Tempo fa ho letto un libro di poesie “Andarsene” (“Issne”) in dialetto perugino scritto da una mia cara amica e dedicato al marito, volato in cielo. Leggendo più volte il testo per penetrarne l’essenza, mi è venuta l’idea di fissare alcune immagini di questo momento doloroso. Dapprima ho stilato un progetto per iscritto, poi, d’accordo con la mia amica, sono entrata nella loro casa ed ho scattato una serie di foto. Ne è venuta fuori una storia fotografica, tra cui ho scelto le immagini che ritenevo più rilevanti.

Bio
Rosella Centanni è nata e vive ad Ancona. Ha iniziato ad appassionarsi di fotografia dagli anni ’90. Ha partecipato a corsi riguardanti la progettazione di un lavoro fotografico, la tecnica del bianconero, la luce, il ritratto, il reportage e la manipolazione di pellicole Polaroid.  Ha realizzato, oltre a varie iniziative fotografiche, diverse mostre personali, tra le quali “Nello Yemen” (2001), “Il vivere“ (2003), “Oltre lo schermo e sulla scena” (2004), “Sviluppi in scena” (2005), “Al Passetto… un lungo giorno d’estate” (2008), “Suk-ki di fiaba” (2009), “Sguardi” (2011), “Respiri” (2011), “Oltre lo sguardo” (2012), “N(u)ove donne in salotto” (2014), “Ri-tratti” (2014), “L’incanto del distacco” (2016). Nel 2017, nell’ambito del progetto Ankonistan, ha sviluppato un lavoro fotografico su un quartiere della propria città: “Valle Miano”. Nel giugno del 2018 ha partecipato ad Ancona Foto Festival “Genti/Gente” con un proprio portfolio fotografico sui rom. Nel 2019 un suo lavoro riguardante “L’effimero e l’eterno” FIAF è stato selezionato ed esposto al Festival di Sassoferrato.

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