La solitudine delle piante (negli ingressi condominiali)

Donato Sambuco

Tempo fa mi sono trasferito dal centro di Firenze nel più periferico quartiere di Campo di Marte. Passeggiando per strada ho notato qualcosa di nuovo: una porta a vetri mostrava un ingresso condominiale con interna, solitaria, una pianta in vaso. Mi ha colpito l’atmosfera di questo luogo, fuori dallo spazio e dal tempo in cui la pianta era il fulcro dell’attenzione una po’ come i manichini antropomorfi nei dipinti di De Chirico. Da lì ho cominciato a notarne ovunque andassi. Una serie di variazioni sul tema, dove la pianta è l’unica forma di vita stabile in questi spazi di transito, zone grigie tra luogo e non luogo. Me le sono immaginate un po’ solitarie, testimoni immobili dei “buongiorno” di circostanza tra condòmini, del passaggio di postini frettolosi e dei pedoni che da fuori non si accorgono di loro. Solitarie, quasi mai notate, forse ci somigliano un pò. Avevo voglia di rilevare la loro esistenza. È da questa sorta di epifania che nasce questo progetto.

Bio
Nato nel 1982, laureato in Cinema, Musica e Teatro presso l’università di Pisa. Nel 2008 mi trasferisco a Firenze, dove conseguo un diploma professionale di Tecnico Audio-Video presso la SNCI – Scuola Nazionale di Cinema Indipendente. Nel 2010 mi avvicino alla fotografia che diventa la mia vera passione e nel 2016 decido di farne il mio lavoro. A livello artistico ho partecipato a varie mostre personali e collettive, tra cui l’edizione 2018 della Biennale dei Giovani Fotografi a Bibbiena.

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