PT. =====

Jessica Raimondi

pt. =====parla di me come figlia. Quando sono nata, non sono stata riconosciuta legalmente da mio padre e, sul mio certificato di nasci­ta, a fianco della parola l/paternità”, compare uno  spazio vuoto  seguito  dalla sigla  pt. =====, dalla quale prende il nome il progetto. Que­sta situazione mi ha fatto sempre sentire ina­deguata, difettosa, come se qualcosa in me concretamente non funzionasse. Attraverso le immagini ho cercato di ri-osservare la mia storia familiare ed emotiva e di raccontare ciò che ha significato per me, questo non ricono­scimento, questa negazione della mia identità.

Bio
Jessica nasce sull’Appennino Tosco Emiliano ventisette  anni fa. Vive da circa due anni vici­no a Bologna e in questo periodo lavora come operatrice legale presso un’associazione che ospita donne migranti e  vittime di violenza. Da sempre vicina alla fotografia  come mezzo d’espressione artistico, intimo e personale, ha terminato gli studi presso loSpazio Labò nel 2016.
Ha successivamente continuato a for­marsi avvicinandosi al mondo del libro foto­grafico  e riuscendo  a produrre il suo primo menabò. Ha esposto in varie mostre colletti­ve e personali  proponendo  una fotografia di stampo molto concettuale e simbolico e, di recente, si è avvicinata  al mondo della foto­grafia documentaria frequentando il Master tenuto  da Davide Monteleone.

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