Il germoglio della vita

Rosella Centanni

Nel percorso della maggior parte delle donne c’è l’esperienza della maternità. Per nove mesi si vive nell’attesa. Una sensazione nuova:  una vita fiorisce. Arriva il momento della nascita. A volte, dopo il parto, possono insorgere gravi complicazioni. Nello stato di semincoscienza, per un’istante, si entra in una dimensione altra. Ci si salva, ci si riappropria della vita e si scopre la gioia, unica e irripetibile, di essere madre.

Bio
Rosella Centanni è nata e vive ad Ancona. Ha iniziato ad appassionarsi di fotografia dagli anni ’90. Ha partecipato a corsi riguardanti la progettazione di un lavoro fotografico,  la tecnica del bianconero, la luce, il ritratto, il reportage e la manipolazione di pellicole Polaroid. Ha realizzato, oltre a varieiniziative fotografiche, diverse mostre personali, tra le quali “Nello Yemen”(2001), “Il vivere..”(2003), “Oltre lo schermo e sulla scena”(2004), “Sviluppi in scena” (2005), “Al Passetto… un lungo giorno d’estate” (2008),  “Suk-ki di fiaba”(2009), “Sguardi” (2011), “Respiri”(2011), “Oltre lo sguardo” (2012), “N(u)ove donne in salotto” (2014), “Ri – tratti” (2014),  “L’incanto del distacco”  (2016). Nel 2017,  nell’ambito del progetto Ankonistan, ha sviluppato un lavoro fotografico  su un quartiere della propriacittà: “Valle Miano” Sempre nel 2017, ha partecipato, con un suo lavoro, al tema “Capolinea” FIAF, selezionato ed esposto al Festival di Sassoferrato e in altre località delle Marche. Nel 2019 un suo  lavoro riguardante “L’effimero e l’eterno” FIAF è stato  selezionato ed esposto al Festival di Sassoferrato.

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