OL3 me

Paolo Ravenni

Nella prospettiva sempre più reale di un utilizzo quotidiano di robot e l’uso sempre più diffuso di strumenti di chatbot basati su intelligenza artificiale utilizzati nella generazione di immagini, mi ha portato a sviluppare un lavoro paradossale dove OL3, un’umanoide dalle mie sembianze, prenda la mia identità, acquisisca la mia esperienza e replicando i miei comportamenti prosegua la permanenza sulla terra. Ho sviluppato il lavoro mettendo in rapporto l’immagine fotografica come dispositivo di visione del reale e l’immagine sintetica ottenuta tramite un programma d’intelligenza artificiale generativa, evidenziandone l’utilizzo come mezzo controllato e non controllante. Lo scopo di tale confronto nasce dal timore che questi strumenti possono portare ad una dipendenza tecnologica tale da far perdere la percezione della realtà, la nostra identità ed il dono della creatività che ha accompagnato l’uomo fino ad oggi.
Forse OL3 si sentirà solo e avrà paura di morire

Bio 
Nato a Firenze nel 1962, inizio la mia esperienza fotografica nel 1983 con il Gruppo di Ricerche Audiovisive RADIO FIRENZE SUD, ricercando nel linguaggio fotografico una precisa valenza etica, utilizzando anche proiezione con dissolvenza incrociata e sonorità del movimento musicale d’avanguardia dei primi anni ’80. Interrompo la mia esperienza fotografica nel 1989 per riprenderla nel 2010.

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