Rinnegato

Martina Zanin

Rinnegare
/rin·ne·gà·re/
verbo transitivo
1. Sostenere di non avere mai conosciuto qualcuno, rifiutando il rapporto di devozione o di affetto che ci lega a lui; disconoscere.
Progetto autobiografico sul rapporto complicato, ormai inesistente, tra padre e figlia. Un padre che ha provato a esserci, ma non ci è mai riuscito totalmente. Gli insegnamenti e gli accaduti che hanno influenzato una bambina, e che tuttora si ripercuotono sulla sua vita quotidiana, rendendo complicate le relazioni e le scelte. La mancanza di sensibilità da parte di un genitore verso la propria figlia, che l’ha portata negli anni ad avere problemi di autostima e senso di colpa per tutte le azioni che compie. Il tutto rappresentato attraverso immagini che evocano metaforicamente una parte della storia.

Bio
Martina Zanin, nata a San Daniele del Friuli nel 1994, adesso vive a Roma. Già da bambina si appassiona alla fotografia e dopo essersi diplomata decide d’iscriversi all’ISFCI (Istituto Superiore di Fotografia e Comunicazione Integrata), in cui si diploma con il massimo dei voti. La definiscono una creativa, una visionaria, una persona criptica che allo stesso tempo adora osare, cercando di essere sempre più innovativa nei progetti. Si lascia coinvolgere da tutto ciò che la circonda cercando di fonderlo con il suo pensiero. È affascinata dalla psicologia e dalla filosofia del “Sein und Zeit” (essere e tempo). Le piace analizzare se stessa e gli altri, cercando di capire quale sia la conseguenza di ogni azione e reazione andando a scavare nella memoria. Ha ricevuto due menzioni speciali da portfolio Italia per il progetto “- rinnegato -“. Ha vinto l’IG contest di Slideluck Napoli ed è la vincitrice del premio Assessorato alla cultura del Comune di Foiano della Chiana con “rinnegato“.

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