Il volo mi ha sempre appassionato, probabilmente anche per il fatto che mio padre nella Seconda guerra mondiale aveva fatto il motorista in aeronautica e in un album di famiglia erano presenti una serie di fotografie che lo ritraevano accanto ai grandi bombardieri su cui volava. Così da bambino mentre tutti gli altri collezionavano le figurine dei calciatori io collezionavo quelle degli aerei e sognavo di diventare un progettista di aeroplani. Le cose poi sono andate diversamente così ho dovuto accontentarmi di costruire qualche aeromodello e anche qualche aquilone, ma soprattutto ho iniziato a fotografare. Ho cominciato così a frequentare i raduni di aquiloni ed in particolare quello internazionale che si svolge a maggio a Cervia, soprattutto per il piacere di documentare e raccontare questo mondo. È un mondo leggero, sia per i materiali di costruzione ma anche per l’approccio che bisogna avere per prendere seriamente il fatto di essere un pilota di aquiloni, uno che ha il coraggio di staccare la spina dal resto e tirare fuori quella parte di bambino che c’è in ognuno di noi e che vuole volare leggero assieme al suo aquilone. Ho scelto di realizzare queste foto con tonalità̀ chiare, luminose, leggere, come i materiali che si usano per fare gli aquiloni e come i miei pensieri quando fotografo gli aquiloni e i loro piloti.